L’ODONTOIATRIA DEL FUTURO CON UNO SGUARDO AL PASSATO
Abbiamo deciso in comune accordo di scrivere alcune righe per spiegare o meglio ribadire alcuni concetti che ci hanno spinto ad aprire la nostra attivita’ con le modalita’ che abbiamo messo in atto. Nell’aprire il nostro studio abbiamo deciso di puntare ed investire molto su alcune tecnologie che in realta’ esistono da molto tempo, ma che ancora trovano scarso utilizzo in ambito odontoiatrico se non in alcuni centri e studi dentistici d’eccellenza.
Da tale concetto e’ nato il nome I.D.I. ( istituto dentale innovativo ) in quanto le nuove tecnologie non possono che essere proposte ed utilizzate da chi come noi ha un’eta’ ed un background culturale tale da porre al valio critico alcuni concetti ed assiomi delle tecniche tradizionali del passato e del presente; in questo cerchiamo di essere il piu’ possibile al passo con i tempi provando ad andare anche oltre ed in tale senso si possono spiegare il piu’ degli investimenti fatti fin da subito ( microscopio intraoperatorio, radiografie endorali ai fosfori, tac cone beam, laser… ecc ) e di quelli che saranno fatti al piu’ presto (scanner intraorale, piezosurgery, scansioni facciali … ecc).
Ad oggi il mondo odontoiatrico in genere mostra alcune tendenze che noi troviamo errate o quanto meno non idonee al mestiere del dentista in quanto tale disciplina viene vista come a se e non come una branca medica come le altre. Da qui si spiega lo sguardo al passato come tentativo di contrastare alcune di queste nuove tendenze che a nostro avviso non sono corrette sia da un punto di vista etico-deontologico che clinico. Il nostro sguardo al passato si esplica principalmente nella nostra percezione del giusto rapporto medico-paziente al fine di creare quell’alleanza terapeutica tanto enfatizzata in ogni sede nel corso dei nostri studi . Ultimamente si assiste ad una mercificazione totale dell’ambito odontoiatrico con i mass media, radio, televisioni e social network che cercano di traformare una prestazione medica alla stregua di un puro atto commerciale di natura contrattuale dimenticando che l’atto da svolgersi e’ di natura prettamente medica ( in tale ambito si spiegano le numerose pubblicita atte a enfatizzare solo l’aspetto economico proponendo preventivi e prezzi prima ancora di visitare il paziente… come se curare una bocca e promuovere salute orale potesse essere messo alla stregua di vendere un’automobile, un televisore o un frigorifero!… ).
In quest’ottica si spiegano le moderne tendenze di oggi ad aprire cliniche e centri in franchising nelle quali il paziente non si lega ad una figura professionale ( il medico odontoiatra curante ) ma ad una struttura nella quale ritrova una serie di ‘dipendenti’ stipendiati che ruotano o variano con una certa frequenza. Tale tendenza a nostro avviso appare un po’ stridere con gli insegnamenti accademici sull’importanza del rapporto medico-paziente, del giuramento d’Ippocrate e del rispetto del codice deontologico che nemmeno prevede un rapporto di dipendenza di un medico nei confronti di una struttura o di un’altro medico ( la nostra legislazione parla di rapporto di consulenza proprio per la natura medica di tale lavoro che lo pone ad un piano diverso rispetto ad altri mestieri ).
Discorso analogo va fatto per la concorrenza straniera; sempre piu’ spesso sentiamo di autobus organizzati o varie altre modalita’ per curarsi in paesi tipo Slovenia, Croazia, Romania… Ecc; In tali paesi sicuramente sono presenti centri di altissima qualita’ ma e’ senza ragion di dubbio difficile confrontare il livello medio odontoiatrico di tali paesi con quello italiano in quanto l’Italia ( con tutti i suoi difetti ) presenta un livello medico,odontoiatrico e sanitario in genere tra i piu’ alti al mondo. Inoltre non dimentichiamo che tali paesi non hanno la nostra pressione fiscale e quindi spesso alcuni confronti di carattere prettamente economico tra la realta’ italiana e quelle straniere non trovano davvero ragion d’essere.
Personalmente penso che il problema della mercificazione del settore odontoiatrico sia dato da una tendenza comune (spinta dal mercato tramite i mezzi di comunicazione di massa) a far passare tale ambito come a se e non come una branca medica alla stregua delle altre ( tipo cardiologia, ortopedia… ecc ; siccome ritengo che pochissimi partirebbero per farsi fare uno stent aortico o una protesi all’anca in Bielorussia o Slovenia piuttosto che nel nostro paese ).
Abbiamo deciso di esporre queste premesse tanto necessarie e fondamentali quanto noiose per poter far comprendere ai nostri pazienti presenti e futuri l’importanza di legarsi ad una figura medica che abbia come primo scopo il promuovere salute e curare in linea con un documento ed una filosofia del passato che e’ il giuramento di Ippocrate che mai prima d’ora sembra essere tanto attuale e dimenticato.
Dott Sorrenti Eugenio e tutto lo staff I.D.I.